SPETT. DIREZIONE MARKETING
Alla fine del mese di marzo 2018 verra' prodotto un film ( sia per sala che per televisione ) tutto Italiano,girato tra Piemonte e Lombardia ( in particolare zona lago D'ORTA ). Gli interpreti sono attori di alto profilo ( vedi presentazione allegata ).Si ricercano partecipazioni di varia tipologia :
1) solo fiscale (coloro che intendano avvalersi della tax credit cinematografica al 40% )
2) inserire nuovi prodotti e relativi marchi aziendali che possono essere abbinati alla trama del film creando quindi un vero e proprio product placement
3) unificare la tax credit con il product placement
4) nessun limite promozionale (ottenimento di clip - video della parte del film in cui lo sponsor interviene nel film con gli attori, da utilizzare per campagne promozionali in mostre, convegni, fiere commerciali future )
5) nessun limite di caratteristica per gli sponsor partecipanti ( spa - srl - ditte individuali )
6) nessun vincolo dei prodotti trattati che possono essere utilizzati come scambio economico nella sponsorizzazione
7) un esempio tipico del placement italiano lo si puo' vedere nel post " anche le pmi italiane sfruttano il placement" ( in particolare il video che si riferisce all' ispettore coliandro )
sempre nel blog: sponsorcontributi.blogspot.com
INTERNATIONAL STREET ACADEMY FILMAKERS
EXCELSIOR CINEMATOGRAFICA PRESENTANO CAPOLINEA Regia ° Roger A. Fratter
Produzione ° ISAF - Excelsior Cinematografica
Soggetto ° Cesare Geremia Giromini
Sceneggiatura ° Giancarlo Mangione
Organizzazione generale ° Dario Maria De Luca
Direzioni casting ° Nazzareno Tenan
Ufficio stampa ° Barbara Pede
Musiche ° Alex Fabiani
Distributore italiano ° da definire
Vendite estere ° da definire
Budget ° € 1.400.000
NOTE DELL’AUTORE
È una storia d’amicizia:
tra due uomini che si conoscono apparentemente
per caso, Antonio e Ray, molto differenti,
caratterialmente e per esperienze di vita, ma accomunati
da una stazione di rifornimento di provincia
quasi abbandonata, luogo simbolo per entrambi:
per Antonio
è il presente e tutto ciò che
vuole difendere a denti stretti, per Ray è il passato
che ancora lo incatena.
Trascorreranno insieme
due mesi della loro vita nella fatiscente
palazzina adibita a ristoro-bar della stazione di
rifornimento tra incomprensioni e risate, a volte
amare. Ma soprattutto, sarà l’occasione in cui
due sconosciuti ritroveranno il valore dell’amicizia
e della famiglia svelando le loro storie, fatte
di fantasmi del passato, di sogni infranti e sogni
desiderati in un tempo in cui famiglia e lavoro,
amore e morte giocano con la vita degli uomini.
È una storia d’amore:
c’è una doppia storia d’amore. Quella tra Antonio
e la moglie Nina e quella tra Antonio e la
diciassettenne
figlia Isabella. Nina vive in “città”
assieme alla figlia, separate da Antonio perché
incapaci di vivere
in quel “buco in culo al mondo”
dove Antonio,
orgogliosamente, è legato
a quella stazione di rifornimento
di provincia
che gli ha permesso di ottenere, alla soglia dei
cinquant’anni, il “suo primo contratto a tempo
indeterminato”. La loro è una separazione di
fatto, non sulla carta, fatta di brevi e fredde visite,
di carezze e abbracci desiderati
e di incomunicabilità,
soprattutto con la figlia Isabella,
adolescente apparentemente legata più al suo
smartphone che al padre. Eppure sarà proprio lei,
apparentemente così “lontana”, a dimostrare al
momento opportuno di saper mettere a rischio
anche la propria incolumità per salvare il padre.
È una storia sociale:
tutto il microcosmo di Antonio ruota intorno a una
stazione di servizio ormai quasi in disuso, tra una lenta
quotidianità e le superficiali chiacchiere con i clienti
abituali della stazione di rifornimento. Ma è anche
una quotidianità provinciale a cui Antonio è legato; è
la sua àncora di riferimento, seppur apparente, in un
mare di precarietà.
E c’è un lieto fine:
di speranza e di rivalsa, a sorpresa, quando tutto sembra
ormai perduto, per sempre.
PRODUZIONE
Prodotto:
International Street Academy Filmakers
Excelsior Cinematografica
Organizzatore generale:
Dario Maria De Luca
Direttore casting:
Nazzareno Tenan
Soggetto:
Cesare Geremia Giromini
Sceneggiatura:
Giancarlo Mangione
Ufficio stampa:
Barbara Pede
Direttore della fotografia:
Blasco Giurato
Scenografo:
Lorenzo Pitti
Costumista:
Paola Sereni
Montatore:
Antonio Siciliano
Direttore del suono:
Oscar Topazzini
Musiche:
Alex Fabiani
INTERPRETI
Antonio (50 anni, Italiano), altezza media, leggermente sovrappeso,
capelli e occhi scuri, calvizie incipiente, sguardo penetrante.
È il gestore della stazione di servizio di gas metano, con annesso
bar, sulla vecchia provinciale. Buono, altruista, non particolarmente
colto, ma curioso e senza pregiudizi. Non ha retto la separazione
dalla moglie, Nina, e dalla figlia, Isabella, e da allora si è chiuso in un
mondo tutto suo, che lo contiene, rappresentato dalla “sua” stazione
e dalle persone che occasionalmente frequentano il bar o si fermano
a fare rifornimento. Antonio non ha, volontariamente, nè cellulare,
nè connessione Internet e nemmeno un televisore (o meglio, ce li ha,
ma non funzionano!!!). Quei pochi che, a vario titolo, frequentano la
stazione sono le sue fonti d’informazione. L’arrivo di Ray, un outsider
come lui, segnerà l’inizio di una profonda amicizia. Per Antonio, la
gestione della stazione è il suo primo lavoro “vero” con un contratto
a tempo indeterminato e rappresenta il riscatto di tutta una vita.
le sue fonti d’informazione.
Ray (30 anni, Italiano), alto un po’ più della media, magro, occhi
chiari, capelli castani lunghi raccolti in una coda. E’ il viandante che,
in una notte “buia e tempestosa”, bussa alla porta del bar di Antonio.
Capitato lì, apparentemente per caso e implorando riparo, vi è poi rimasto
per due mesi! E’ un pezzo di “modernariato” vivente. E’ nato con
trent’anni di ritardo: sembra uscito dall’immagine di copertina di un
ellepì di Crosby, Still, Nash & Young. Sempre assorto in qualcosa che lo
arrovella interiormente, è timido, imbranato (soprattutto
con le donne!) e di poche parole, ma sa ascoltare.
ANTONIO ALBANESE
LUCA ARGENTERO
pettinati all’indietro, leggermente stempiato ma con pochi capelli
bianchi. Sguardo vivo e intelligente, apparentemente rozzo, sfodera
un eloquio forbito ed ironico. Giunge anche lui apparentemente
per caso alla stazione di Antonio. Non dice il suo vero nome e
chiede di essere chiamato semplicemente “Clochard”. Sorprenderà
tutti raccontando episodi della sua vita errabonda e non.
REMO GIRONE
ISABELLA
Nina (40 anni, Italiana), di una bellezza semplice, tipicamente
italiana, altezza normale, capelli lunghi biondi voluminosi, occhi
grandi e penetranti. E’ la moglie di Antonio. 18 anni di matrimonio
vissuti sempre nella precarietà di lavori instabili: domestica a ore,
cameriera per qualche cooperativa di servizi. E’ una donna energica,
per nulla rassegnata, con una gran gioia di vivere. Ama sinceramente
il marito che ha seguito nel suo nuovo lavoro, in quelle due
stanze sopra il bar. Ma, dopo meno di un anno, lei e la figlia non
se la sono più sentita di condividere quel “buco in culo al mondo”.
Isabella (17 anni, Italiana) carina, di media altezza, mora, capelli con
taglio medio-corto. Occhi scuri. Esibisce uno sguardo furbo, intelligente
e malizioso, quando non è connessa al suo smart-phone!
E’ la figlia di Antonio e Nina, e quando Nina è tornata a vivere
in città, lei l’ha seguita. E’ amata ed assecondata dalla mamma.
E’ amata dal papà che, però, non la capisce. Da parte sua, Isabella
ama il padre di quell’amore, inconsciamente incestuoso, con cui tutte
le figlie al mondo amano i loro padri, ma questo non le impedisce
anche di odiarlo, sia perché lo ritiene responsabile dello sfascio della
famiglia per la sua decisione di andare a vivere in quel “buco
in culo al mondo”, e sia perché non le riesce comprensibile
come suo padre possa vivere senza uno smart-phone!
Janice (18 anni, non italiana) aggraziata, dolce, dall’aspetto mite.
Caretteristiche somatiche tipiche di una ragazza asiatica ma di
discendenza europea o di sangue misto. Composta ed educata,
ma non priva di astuzia e di malizia. E’ la ragazza delle pulizie,
mandata alla stazione da un’agenzia. In realtà la richiesta di Antonio
era stata di tutt’altro tipo: insomma, avrebbe preferito
una donna di qualche anno più grande e disponibile... per qualche
extra! Ma non per lui, eh... per Ray, che con le donne non
ci sa fare! Ma Janice è solo poco più grande di Isabella e Antonio
subito le si affeziona quasi come a una seconda figlia.
Paolo (22 anni, Italiano) alto, moro, fisico asciutto e palestrato.
E’ il ragazzo di Isabella. Moderatamente “modaiolo”, ha i capelli rasati
sui fianchi, con un folto ciuffo crespo nel mezzo. E’ il classico bravo
ragazzo, e già lavora, ma è di una noia mortale
SINOSSI
È una storia di provincia. La nostra bella e spesso dimenticata provincia italiana, solcata da vecchie strade che quasi
più nessuno percorre, preferendo le più agili e veloci autostrade, tangenziali, raccordi... E così si taglia fuori tutto
un mondo di paesaggi, ma soprattutto di cose e persone. A questo mondo di cose e di persone appartengono la
vecchia stazione di servizio e Antonio, il gestore che pochi anni prima era riuscito a scongiurarne la dismissione.
Per Antonio, la “stazione” è tutto: a cinquant’anni è il suo primo lavoro con un contratto regolare che gli consente
di provvedere alla sua famiglia. Già! La sua famiglia: la moglie Nina e l’adolescente figlia Isabella, dopo pochi mesi,
hanno preferito trasferirsi in “città” pur di evadere da quelle due stanze al piano di sopra della palazzina che ospita
al piano terra il bar dove i clienti della stazione di rifornimento sostano per un caffè. All’inizio tutto sembrava
perfetto: Antonio, era determinato a vivere lì con la sua famiglia, fiero del suo primo lavoro a tempo indeterminato
e soddisfatto della lenta quotidianità della provincia. Ma quella serena e pacata quotidianità aveva ben presto
lasciato
il passo alla solitudine e ai conti a fine mese. Immerso nella sua stazione di servizio e al paesaggio provinciale,
Antonio vive in attesa delle visite di Nina e Isabella. Brevi e fredde, più di quel che Antonio immagina, ma
pur sempre visite. La vita trascorre in costante attesa della riunione della sua famiglia e immersa nei dubbi (lasciare
tutto, lavoro compreso, oppure no), finché una notte un ragazzo, uno sconosciuto in cerca di riparo in una notte di
tempesta, irrompe nella vita di Antonio con il suo bagaglio di solitudine e di “vita strappata”. Antonio si ritrova di
fronte all’ennesimo dubbio: lasciarlo entrare oppure no? Dopo qualche perplessità, Antonio dà fiducia al giovane
e lo accoglie in casa sua. E’ l’inizio di una sincera e profonda amicizia che lascerà segni indelebili nei due uomini. Il
giovane si chiama Ray e resta con Antonio giusto il tempo per raccontare la sua storia. Ma la sua è una lunga storia .
Roger A. Fratter, regista e montatore di lungometraggi,
videoclip, filmati istituzionali e documentari.
Nasce a Bergamo il 2 Ottobre 1968. Fin da bambino
mostra forti attitudini verso l’arte, in particolare la musica
e il disegno. All’età di 7 anni scopre il “Cinema”. Poco
dopo comincia a realizzare con gli amici cortometraggi
in super 8 e “diatape”, racconti in diapositive con banda
audio separata,
che lui ribattezzerà “slidefilm”. Dal 1979 al
1987 ne realizzerà
circa una ventina, soprattutto di genere
western. Finiti gli studi, nei primi anni Novanta, lavora in
televisione per Bergamo TV dove ha modo di perfezionare
quella che diventerà la sua attività principale: il montaggio.
Grazie a questa esperienza, per tutto il decennio realizza
innumerevoli cortometraggi video che gli permetteranno
di vincere numerosi premi ai vari concorsi nazionali. I suoi
modelli infatti spaziano dai “grandi” Sergio Leone, Andrzej
Zulawski, Michelangelo Antonioni, Pierpaolo Pasolini,
Elio Petri ai “sottovalutati” Lucio Fulci, Enzo G. Castellari,
Cesare
Canevari. Esperto di cinema italiano, scrive articoli
e collabora alla realizzazione di libri tra cui “
Il Dizionario
del Cinema Italiano” , il dossier “Ai confini del western” e
il dossier “Wanted” presentato a “La Biennale di Venezia
- 64 Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica”.
Film autoprodotti: SETE DA VAMPIRA (1998),
ANABOLYZER
(2000), ABRAXAS (2001), FLESH
EVIL (2002), L’AMORE SPORCO DI VALERIA (2003),
INNAMORATA
DELLA MORTE (2004), MIMESIS (2005),
CYMBALINE (2007), RAPPORTO DI UN REGISTA SU ALCUNE
GIOVANI ATTRICI (2008), TUTTE LE DONNE DI
UN UOMO DA NULLA (2009), SONO TUTTE STUPENDE
LE MIE AMICHE (2012), FEMMINILITA’ (IN)CORPOREA
(2013), DONNE DI MARMO PER UOMINI DI LATTA (2016).
GIANCARLO MANGIONE SCENEGGIATORE
Dopo aver conseguito la maturità classica, al proseguimento
degli studi ha preferito l’esperienza lavorativa,
diventando collaboratore “feelance” della casa editrice
Feltrinelli e curando, tra gli altri, l’edizione del bestseller
“Padre padrone” di Gavino Ledda . Si è poi dedicato
alla stesura di soggetti e sceneggiature per fumetti e
fotoromanzi, collaborando con la Mondadori (Bolero film
e Dolly) e lavorando come redattore presso
l’Ediperiodici di Milano. Esauritasi quest’esperienza,
è entrato nel settore dell’organizzazione, produzione
e promozione di spettacoli,lavorando come impresario
di manifestazioni “live” e coproducendo anche
il lungometraggio “Come ti vorrei” per Excelsior
Cinematografica.
Attualmente, tornato al primo
amore, quello per la scrittura, ha curato la stesura di
alcune nuove sceneggiature su soggetti originali.
lasciate la vostra mail per ottenere maggiori informazioni ed aggiornamenti a:
a.zavadlav@libero.it
oppure:
3884331088
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